Nell’ambito del progetto “Costituzione e cittadinanza”, approvato dal Collegio docenti e regolarmente inserito nel PTOF d’istituto nel triennio 2022-2025, la nostra istituzione scolastica ha aderito al percorso formativo propedeutico alla celebrazione della nona “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” proposto dalla regione Veneto, con il coinvolgimento di Avviso Pubblico e dell’Associazione Libera.
Il percorso formativo che rientra nel più articolato progetto “Costituzione e cittadinanza”, ha la finalità di favorire l’elaborazione e la diffusione della cultura dei valori civili, l’acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza e una piena coscienza e consapevolezza del valore della persona umana unitamente all’interiorizzazione di comportamenti corretti all’interno della società civile. Prendere coscienza delle fondamentali norme di convivenza civile e democratica e, contestualmente esaminare criticamente la realtà circostante per prevenire l’insorgere di comportamenti corruttivi e/o atteggiamenti illegali con l’impegno di combatterli e neutralizzarli, oggi più che mai diventa imperativo categorico per ogni comunità educante.
Il percorso formativo, realizzato con le classi 5AM, 5AOF, grazie alla preziosa collaborazione della Regione del Veneto, di Avviso Pubblico, Libera Veneto, e dei docenti: Finco Elisa, Rizzi Elena, Filona Ilaria, Baraldi Alice, si è declinato a più livelli.
Le studentesse e gli studenti aderenti al progetto hanno partecipato a diversi incontri ed eventi e precisamente:
- Un incontro- dibattito in videoconferenza con il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico: Dott. Paolo Galeano, sindaco di Preganziol, il Dott. Antonio Massariolo, che è tra i fondatori del centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto, e con la Dott.ssa Maria Palmieri in rappresentanza dell’Associazione Libera;
- Un incontro con la signora Matilde Montinaro, familiare di una vittima innocente di mafia, e precisamente sorella di Antonio Montinaro componente della scorta di Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci nel 1992;
- Un incontro, proposto ed organizzato dal Comune, con Giovanni Paparcuri, vittima innocente di mafia, rimasto gravemente ferito nell’attentato che costò la vita al giudice Rocco Chinnici e ad altre vittime innocenti, e Rosalba Cassarà, sorella di Ninnì, vicecapo della Mobile di Palermo, ucciso insieme all’agente Roberto Antiochi, il 6 agosto del 1985;
- Infine la partecipazione alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, il 05.04.2024 a Belluno, a cui hanno partecipato 14 istituti di Istruzione Superiore del Veneto e che ha costituito un segno tangibile di grande valore civile ed istituzionale, per rinnovare e testimoniare un impegno concreto contro “le mafie” e ogni forma di infiltrazione malavitosa e affermare a gran voce la bellezza della giustizia sociale come faro cui orientarsi nelle tenebre di questo tempo complesso.
In occasione della quale gli studenti e le studentesse della classi 5AM e 5AOF hanno presentato un elaborato sul “Magistrato Francesca Morvillo”, moglie del giudice antimafia Giovanni Falcone, che insieme a lui e tre uomini della scorta, fu uccisa da Cosa nostra nella strage di Capaci. Il perché, tra tante vittime innocenti della mafia, è stata scelta “Francesca Morvillo”, lo spiegano gli studenti e le studentesse delle classi 5AM e 5AOF con le loro parole.
Siamo studentesse e studenti delle classi V AFM e V AM dell’Istituto Tecnico “Euganeo” di Este in provincia di Padova.
Con le nostre professoresse di italiano e storia, coordinati dalla professoressa di Diritto, quest’anno abbiamo svolto diversi incontri di conoscenza e approfondimento sulle Mafie nel nostro Paese.
Quando ci è stato chiesto di scegliere una vittima da ricordare abbiamo, purtroppo, letto un lungo elenco di persone morte a causa della violenza e della disumanità mafiosa.
Non è stato semplice ma, tra le tante, abbiamo scelto Francesca Morvillo morta il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci assieme al marito Giovanni Falcone e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Perché proprio Francesca Morvillo?
Perché il suo nome ha sempre affiancato quello del marito ma di lei, della sua storia, della sua vita nessuno di noi aveva mai sentito parlare.
L’abbiamo scelta per conoscerla, per capire chi fosse “la moglie del giudice Falcone”.
E abbiamo scoperto che era altro, … molto altro.
Francesca Morvillo, è stata una delle prime donne ad esercitare la professione di Magistrato in Italia. E’ stata una donna che, con le sue scelte di vita, fuori dai riflettori, ha testimoniato l’impegno, il senso del dovere e il desiderio costante di rendere la nostra Italia un Paese migliore.
Francesca Morvillo ci ha insegnato tante cose:
che la giustizia è un bene prezioso che va difeso con tutte le forze in nostro possesso,
che è importante non restare indifferenti,
che è necessario mettere impegno e serietà nelle nostre azioni quotidiane,
che non dobbiamo arrenderci alle ingiustizie
e soprattutto…
che esistono fari anche nelle notti più burrascose
Con questo video vogliamo ringraziarla ovunque sia e dirle che noi giovani
“Abbiamo bisogno di esempi così!”
Buona visione! Ricordiamola insieme! Ciao Francesca!
La Referente del Progetto
Prof.ssa Anna Siragusa
Personale scolastico